All’interno della nostra struttura il tecnico ortopedico esegue un'analisi computerizzata del passo effettuando un test pressorio.
Il baropodometro elettronico permette di rilevare e visualizzare le pressioni plantari sia in statica che in dinamica ed è un camminamento di oltre 3 metri collegato a un personal computer.
Lo studio dell’appoggio plantare è effettuato con il sistema baropodometro elettronico modulare in versione 4 moduli, costituito da una pedana di rilevazione (dove ci sono 25.600 sensori 180 cm²) interfacciato al software di acquisizione Freestep.
Il paziente è analizzato sulla pedana (scalzo o con calzature in posizione naturale e rilassata), per valutare le "caratteristiche principali dell'appoggio" attraverso il test statico (visualizzato dopo che il software ha calcolato la media delle oscillazioni del soggetto durante il tempo di acquisizione di circa 5 secondi).
Successivamente il paziente è invitato a camminare sulla pedana per effettuare "l'esame del coordinamento motorio" (test dinamico), che viene ripetuto per 3/4 volte nei due sensi di marcia senza scendere dalla pedana, al fine di individuare instabilità deambulatorie e variazioni rispetto al test statico.
I dati ottenuti, precisi, istantanei e ripetibili, consentono una valutazione dettagliata dell’interazione suolo-piede.
È indicato sia per il piede pediatrico (piattismo, varismo e valgismo) che per l’adulto con problemi di appoggio (metatarsalgie, talloniti e fasciti), oltre che per soggetti diabetici con problemi vascolari e per sportivi, nei casi in cui i disturbi da sovraccarico fossero molto frequenti.
L'esame morfologico del piede viene effettuato utilizzando uno scanner ottico dove sono analizzati entrambi i piedi del paziente sottocarico (Podoscanalyzer) per calcolare informazioni quali-quantitative relative a lunghezze, ampiezze e angoli.
I valori di questo test sono confrontati con l'impronta pressoria del soggetto e la morfologia strutturale sovrasegmentaria e sono indicativi per la corretta prescrizione degli articoli sanitari necessari.
La postura è quell’atteggiamento del corpo, specifico per ogni specie animale, che consente l’adattamento fisico dell’organismo all’ambiente circostante.
E’ diretta espressione di come ci percepiamo e si modifica nel corso della vita principalmente a causa di una fisiologica crescita o in seguito ad adattamenti e compensazioni che si creano patologicamente.
I meccanismi senso-motori che regolano la postura umana si basano su un sistema di integrazione sensoriale fine che fa capo al nostro Sistema Nervoso Centrale (SNC) e riceve informazioni da diversi distretti periferici (recettori o entrate sensoriali) tra cui:
La propriocezione funge da filo conduttivo in questo complesso ginepraio sensoriale integrando e modulando l’informazione “recettore-specifica” per dare di fatto “senso agli altri sensi” (J.P. Roll). La qualità del nostro movimento, nonché della nostra posizione nello spazio, è conseguenza diretta dell’intero algoritmo.
Una postura corretta consente economia energetica, assenza di dolore e garantisce rapporti scheletrici armoniosi con oscillazioni ridotte del baricentro corporeo. Un’anomalia in entrata (recettori periferici), in uscita (tono muscolare) o un deficit nel processo d’integrazione sensoriale conduce spesso a disturbi posturali più o meno evidenti con sintomatologia diversificata (emicrania, vertigini, mialgia, astenia, disturbi cognitivi...)
“Il malato posturale è dunque colui che ha dolore e difficoltà nel mantenersi eretto.” (P.M. Gagey)
Attenzione però a non pensare che una postura perfettamente simmetrica e allineata sia la condizione auspicabile per ciascuno, non esiste una postura ideale in assoluto, ogni individuo presenterà un allineamento funzionale alla propria situazione clinica e al proprio vissuto.
Diverse sono le figure professionali che si occupano di postura poiché, come detto, diverse sono le variabili determinanti. In generale il Posturologo è perciò un professionista sanitario che, in possesso di Master specialistico, si occupa, all’interno delle proprie competenze, di postura. Non è strano dunque imbattersi in oculisti, ortottici, fisioterapisti, podologi, odontoiatri, T.O., osteopati, logopedisti, psicologi, otorini, nutrizionisti specializzati in Posturologia clinica, anzi, la collaborazione e la multidisciplinarità in questo ambito diventano requisiti necessari.
L’esame posturale è una attività clinica di diagnosi funzionale e terapia nell’ambito delle disfunzioni del sistema tonico posturale fine (SPF) e prevede una vera e propria ricerca degli elementi perturbanti con l’obiettivo di ripristinare una condizione di benessere nell’individuo.
La valutazione e i test utilizzati possono variare a seconda della specialità del professionista ma schematicamente comprendono 3 fasi:
Le prove vengono eseguite in condizioni diverse (in carico e in clinostatismo, con occhi aperti e chiusi, in posizione rilassata ed eretta…) escludendo o modificando le diverse entrate sensoriali del sistema per identificare gli stimoli nocivi e per orientarsi su un possibile intervento terapeutico.
Individuate le cause di un atteggiamento posturale scorretto è possibile sviluppare una proposta terapeutica mirata mediante:
Presso la nostra sede l’esame posturologico viene svolto da Posturologi formati in Podologia e Ortopedia Tecnica. Dopo una valutazione globale l’esame pertanto si focalizzerà soprattutto sull’influenza posturale che l’arto inferiore, e nello specifico il piede, determinano sull’atteggiamento posturale del soggetto. Questa particolare branca della Posturologia prende il nome di “Posturopodia” e si basa sulla consapevolezza dell’importanza che il piede riveste per la nostra stabilità e capacità di muoverci efficientemente nell’ambiente.
Studi neurofisiologici hanno dimostrato di fatto come il piede sia un organo sensoriale squisitamente fine, la vasta gamma di esterocettori e propriocettori di cui dispone permette di fornire al nostro cervello informazioni immediate sulle caratteristiche della superficie d’appoggio e su come il nostro baricentro o le nostre articolazioni si stiano muovendo nello spazio. Inoltre la strategia fisiologicamente utilizzata dall’individuo sano per mantenere l’equilibrio in posizione eretta fa perno sulla caviglia (modello del pendolo inverso) pertanto una corretta funzione podalica garantisce un controllo maggiore e meno dispendioso della nostra postura (basti pensare a quanto sia difficile camminare e mantenerci eretti su superfici molto morbide che anestetizzano di fatto le informazioni sensoriali plantari). Il piede diventa così ingresso e uscita del sistema posturale, è la nostra interfaccia attiva tra ciò che ci circonda e il nostro corpo, riceve segnali, li veicola ai centri d’integrazione subcorticali e adatta la sua forma in risposta ai comandi motori e ai riflessi risultanti.
La podologia è la branca della medicina che si occupa delle problematiche e delle patologie acute e croniche che colpiscono il piede. Comprende nello specifico l’individuazione, la terapia e il follow-up di diversi disturbi podalici con il fine di impostare un percorso riabilitativo specifico e individualizzato o reindirizzare a secondi specialisti per opportuni approfondimenti diagnostici e/o terapeutici. Fondamentale è quindi la multidisciplinarietà nell’approccio al problema grazie alla collaborazione con differenti figure sanitarie tra cui fisioterapisti, ortopedici, reumatologi, diabetologi, medici di medicina generale, osteopati…
Lo specialista in podologia cura pazienti di qualsiasi genere ed età.
Il polodogo valuta la morfologia del piede e la sua fuzionalità, sia in statica che in dinamica.
Tratta patologie a componente biomeccanica (fasciopatie, metatarsalgie, tallodinie, n. di Morton…) e dermatologica (verruche, micosi, tilomi, onicocriptosi, lesioni ulcerative)
Si occupa inoltre del trattamento conservativo, mediante terapia fisica o plantare, di alterazioni della postura, che possono comportare dolori cronici recidivanti a tutto l’arto inferiore.
Via Fornaci 6/F
24018 Villa d'Almè (BG)
Siamo aperti dal lunedì al sabato con i seguenti orari: